Le politiche comunitarie stanno andando verso la riduzione dell’uso della plastica negli imballaggi, spinte dall’azione condotta da molte organizzazioni ambientalistiche, che dipingono la plastica come il maggiore nemico dell’ambiente e come materiale che non risponde ai criteri di sostenibilità, ma è giusto incolpare questo materiale come il nemico numero uno dell’ambiente? O è forse da domandarsi quale attività possa permettersi l’uomo per non danneggiarlo e comprometterlo?