RICICLARE PER I CAM ARREDO

Il protocollo “CAM Arredo” rappresenta la procedura che più coinvolge l’intera filiera produttiva dell’EPS per il conseguimento degli obiettivi dell’Economia Circolare.

I CAM sono i protocolli emessi dal MITE, Ministero della Transizione Ecologica, per indirizzare la pubblica amministrazione a predisporre appalti in modo da ridurre gli impatti per un ambiente migliore.

I “CAM Arredo” rappresentano il riferimento per l’acquisto di tutti gli oggetti che rientrano nell’arredo delle sedi operative della pubblica amministrazione.

Le modalità con cui vengono emessi appalti di acquisto sono redatte tenendo in considerazione le prescrizioni del CAM “per la fornitura e il servizio di noleggio di arredi per interni”.

Si definiscono minimi i criteri che tengono conto dell’esigenza di assicurare che i prodotti, i servizi e i lavori, siano soddisfatti dall’offerta del mercato di riferimento.

I “CAM Arredo” rivolgono l’attenzione non solo agli oggetti dell’arredo, ma anche ai loro imballaggi.

L’imballo non è considerato un elemento secondario della fornitura, ma crea un aspetto innovativo per la sostenibilità ambientale: il materiale con cui è realizzato l’imballo deve contenere materiale riciclato.

Una seconda indicazione viene richiesta al progetto dell’imballo: realizzare il manufatto utilizzando un solo materiale in modo da poterlo riciclare più facilmente.

Queste richieste permettono all’EPS – Polistirene Espanso Sinterizzato – di esprimere le proprie prerogative e caratteristiche nel modo migliore, in quanto può realizzare imballi utilizzando riciclati e con un solo materiale. Il CAM prevede che i criteri di utilizzo del riciclato siano verificati e certificati da un ente terzo che attesti quanto il produttore mette in atto.

La realizzazione di un imballo in EPS per il settore arredo richiede un’attenta progettazione ad un’elevata professionalità produttiva.

Questa deve inoltre tenere in debito conto che si possono utilizzare riciclati provenienti da post-uso, ma anche materie prime ottenute da fonti differenti che permettono di esaudire le richieste del CAM.

L’imballo per arredi non solo deve garantire l’integrità dell’oggetto imballato, ovvero proteggerlo da urti impattivi, ma anche salvaguardarne la superficie esterna dello stesso.

La produzione dell’imballo viene gestita in modo accurato controllando la qualità e la costanza del prodotto in modo da verificare e garantire le prestazioni finali richieste.

A partire dal 6 dicembre 2022 sono entrati in vigore i nuovi CAM Arredo, i “Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento del servizio di fornitura, noleggio ed estensione della vita utile di arredi per interni” – Decreto MITE del 23/06/2022.

Specificamente al punto 4.1.10 del Decreto vengono definiti i requisiti che devono avere gli imballaggi per gli arredi, facendo esplicitamente riferimento anche all’EPS.

In generale, tutti gli imballi devono essere facilmente separabili in parti costituite da un solo materiale e riciclabili in conformità alla norma UNI EN 13430-2005.

In particolare per quanto riguarda l’EPS, è prevista un’applicazione graduale di questo comma.

All’entrata in vigore del decreto, infatti, la percentuale di riciclato richiesta è di almeno il 20%, che aumenterà ad almeno il 25% a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Il target del 30% di plastica riciclata dovrà essere ottenuto a partire dal 1° gennaio 2025.

Ricordiamo che il CAM prevede inoltre che gli imballi in materiale plastico vengano identificati conformemente alla norma CEN/CR 14311 “Packaging – Marking and Material Identification System”.